Programma per lo studio del piano jazz
Nota iniziale: i principianti sono benvenuti , e si introdurranno subito certe premesse e concetti necessari allo studio del jazz, ma lo studio vero e proprio potra iniziare solo dopo avere raggiunto alcuni prerequisiti di conoscenza e tecnica necessari su cui lavoreremo prima. Prima di quel momento, l’insegnamento di pianoforte per principianti sara dunque principalmente quello accademico..
PREREQUISITI PER L’INIZIO DELLO STUDIO DEL PIANO JAZZ:
Buona impostazione sullo strumento della mano destra e mano sinistra
Conoscenza di nozioni basilari di teoria e solfeggio, del concetto di scala e accordo, armonia e melodia
Pratica di base di “pentascales” maggiori e minori ( 5 note, dal primo al quinto grado) da trovare ad orecchio e visualmente sulla tastiera sotto eventuale supervisione dell’insegnante.
Capacita di comprensione di semplice linee melodiche scritte.
Esperienza basilare di ascolto e capacita di individuare il jazz come genere musicale e comprensione pratica , in seguito applicata, del concetto di “swing” come esecuzione di frasi musicali.
Studi tecnici (programma da dividere nel tempo a seconda del progresso dello studente).
Libro Hanon , da cui:
Scale maggiori, poi minori , prima un’ottava , poi fino a quattro ottave, prima a mani separate, poi unite, in tutte le tonalita col metronomo , in ottavi , terzine, e sedicesimi
Arpeggi triadi maggiori , poi minori, da una a quattro ottave, mani separate, poi unite, in tutte le tonalita , stesso sistema che per le scale
Arpeggi di settima dominante, Arpeggi di settima diminuita, Scale cromatiche, prima all’unisono, poi in terze, poi in seste.
Libro Beringer
Scale jazz in tutte le tonalita:
Scala diminuita, alterata, esatonale, pentatoniche
Blues “licks” e conseguente “scala blues” derivata
Arpeggi su estensioni di accordi , passaggi cromatici (cromatic approach, double cromatic approach) e conseguenti “licks” o “patterns” e “scale be-bop” derivate.
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ACCORDI/ARMONIZZAZIONE
Triadi con tutti i rivolti, in tutte le tonalità ;
Quadriadi (4 voci) con tutti i rivolti, in tutte le tonalità :
Maggiore settima
Minore settima
Minore settima/quinta bemolle
Settima di dominante
Settima diminuita
Settima/ quinta aumentata
Minore/settima maggiore
Maggiore settima
Maggiore settima/quinta aumentata
Sostituzione e aggiunta di “tensions” per tutti i tipi di accordi menzionati, in “four way close”, in tutti i rivolti.
“Voicings” a 3 voci per tutti I tipi di accordi sopra menzionati, in tutti i rivolti
“Voicings” a 5 voci per tutti i tipi di accordi menzionati, in tutti i rivolti, in “four way close”
“Spread voicings”, “drop two”, “drop three”, “drop two and four”, ovverossia come portare alcune delle voci in altre ottave, per spargerle tra le due mani sulla tastiera.
I modi e le scale modali / armonizzazione della scala maggiore
Armonizzazione delle scale minori
Analisi melodica e armonizzazione di una melodia a 3 e 4 voci
Principi di riarmonizzazione
Sostituzioni armoniche di base
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TECNICHE SPECIFICHE DI PIANO JAZZ ( non necessariamente in ordine come sotto, a discrezione dell’insegnante e dello studente, e da spaziare nel tempo a seconda del progresso) e altre IMPORTANTI MATERIE E ATTIVITA’ DI STUDIO:
Nozioni generali di storia del piano jazz e i suoi stili
Stride piano
Be-bop/hard bop piano
Innovazioni armoniche post bop/jazz modale
“Walking bass” (“basso in 4” con la sinistra)
Buckner/Shearing block chords (armonizzazione a blocchi di accordi delle line improvvisative e della melodia durante la “performance”)
Ritmi latini (montunos, ecc.) e “funk” a due mani , e linee di basso con la sinistra
Accompagnamento di un solista strumentale
Accompagnamento di un cantante
Repertorio di standards del jazz a memoria
Trasposizione in tutte le tonalità
Studio delle “forms” nelle composizioni jazzistiche e negli “standards” (canzone jazz, e non)
Studio della strutture armoniche
Forme del blues e sua evoluzione armonica
“Rhythm’n” changes
Improvvisare su tempi dispari
Tecniche e stili improvvisativi per la mano destra, fraseggio a due mani, e per l’accompagnamento con la sinistra
Consigli pratici sull’approccio fisico e mentale per lo sviluppo dell’improvvisazione jazzistica, e per la “performance” del jazz davanti a un pubblico.
Accenni e riferimenti a pianisti importanti della storia del jazz (Per es. : Fats Waller, Art Tatum, Teddy Wilson, Bud Powell, Bill Evans, McCoy Tyner, Herbie Hancock, Chick Corea, etc.) e, a discrezione dell’insegnante e dell’allievo , trascrizione ed esecuzione di asso